Shiatsu

Lo shiatsu (da shi = dito e atsu = pressione), diffuso in Giappone agli inizi del secolo scorso, è una pratica manuale manipolatoria che stimola nel ricevente le risorse vitali necessarie al recupero e al mantenimento di una condizione di buona salute (il corpo reagisce da solo).

Diverse scuole si sono affermate nel corso degli anni ma tra queste le due più di spicco e riconosciute sono: Namikoshi e Masunaga.

Lo stile che pratico nel mio studio è lo stile Masunaga.

Shizuto Masunaga inizia a studiare shiatsu quando è ancora uno studente, laureandosi in filosofia e psicologia nel 1949.

Nel 1959 insegna psicologia clinica presso il Japan Institute of Shiatsu, diretto da Tokujiro Namikoshi. I suoi studi lo portano ad integrare in maniera sempre più profonda i concetti della medicina tradizionale cinese e giapponese con le teorie della psicologia occidentale. Diviene membro della Società Giapponese di Psicologia e di Medicina Orientale. Nel 1960 fonda l’Associazione Iokai e nel 1968 l’Istituto Iokai di Ricerca.
Il suo stile evolve nel tempo e si differenzia sempre più dallo stile Namikoshi.

Dall’esperienza pratica di innumerevoli trattamenti nasce il concetto di “meridiani estesi”, sintetizzato nella mappa che, dai primi anni ’70, diventa un punto di riferimento per lo sviluppo dello shiatsu in occidente.

Breve storia di Masunaga e del suo shiatsu

"Il disequilibrio, in sé, non è

negativo.

L’uomo agisce proprio perché ci

sono disequilibri che generano

movimento.

Senza movimento non c’è vita.”

— Shizuto Masunaga

Lo stile Iokai riceve un’impronta di unicità da tutti i principi di base che lo caratterizzano:

  • la pressione perpendicolare, mantenuta costante e sostenente

  • il concetto della bi manualità; la pressione portata non attraverso la forza muscolare ma attraverso l’appoggio del peso del corpo graduato e modulato attraverso l’utilizzo di hara, il baricentro dell’operatore

  • il rapporto kyo-jitsu (vuoto-pieno), che permette la valutazione di carenza/eccesso sia nelle aree di valutazione in hara e sulla schiena che lungo il percorso dei meridiani in tutto il corpo